Lo sport, l’attività fisica può concorrere al raggiungimento e al consolidamento dello “star bene”. L’attività fisica comporta il rilascio di endorfine,L ovvero sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. Esse aumentano la tolleranza e sono coinvolte nella regolazione del ciclo mestruale, nella secrezione di ormoni ( come GH, ACTH, prolattina, catecolamine e cortisolo), nel senso di benessere ed appagatezza che insorge al termine di un rapporto sessuale, nel controllo dell'appetito e dell'attività gastrointestinale, nella termoregolazione, nella regolazione del sonno.
Lo sport, inoltre, promuove competenze relazionali: condivisione delle responsabilità, fidarsi l’uno dell’altro, collaborare, rispettarsi, superare insieme gli ostacoli, dirigersi verso la stessa meta. Fare sport aiuta a “star bene”, sia da un punto di vista organico che non, e sviluppa competenze spendibili anche in altri contesti di vita.
Qualsiasi performance sportiva, a suo volta, dipende dal modo di configurare la realtà; ad esempio “non sono all’altezza”, “non mi trovo bene con i miei compagni”, “sono giù di corda”, “tanto so già come va a finire”, “non mi sento parte del team”, “mi sento una potenza”, “insieme possiamo farcela”, “noi diamo il massimo poi si vedrà” (ecc..) riassumono dei modi di vedere la propria realtà che andranno ad influenzare il modo di praticare sport, la performance sportiva, il successo in una competizione.