Il termine stress venne introdotto per la prima volta in biologia da Walter Cannon nel 1929, che tentò di definire il processo che porta dalla stimolazione cerebrale alle manifestazioni biochimiche e somatiche ad esso collegate.
A Cannon si deve, infatti, la definizione di reazione d’allarme per indicare le reazioni psico-neuro-endocrinologiche di un organismo di fronte ad uno stimolo caratterizzato da elevati contenuti di minaccia. Selye nel 1936 definisce lo stress come una risposta generale aspecifica a qualsiasi richiesta che proviene dall’ambiente.Lo stress risulta, dunque, essere una Sindrome Generale di Adattamento (SGA) volta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi) in seguito all’intervento di “fattori di stress” (stressors). Le alterazioni dell'equilibrio interno possono avvenire a livello endocrino, umorale, organico, biologico. Seyle sottolinea l’aspecificità, ovvero la non rinconducibilità di tale complesso funzionamento ad un unico stressor. Stimoli diversi possono attivare una medesima risposta. Non sono solo gli eventi straordinari ad attivare una SGA. Lo stato di stress non è quindi uno stato patologico, ma uno stato fisiologico normale che deve non essere evitato. Si arriva a definire lo stress come qualcosa di negativo quando gli effetti si protaggono per lungo tempo. La SGA si distingue in tre fasi:
1 - di allarme, prima risposta difensiva di tipo biochimico;
2 - di resistenza, organizzazione funzionale di attività volte allo stabilizzarsi delle difese;
3 - di esaurimento, le difese crollano con il protrarsi della situazione stressante.
Si distingue, così, il distress, risposta di reazione allo stress connotata negativamente a fronte di un'alta domanda ambientale, dall’eustress, ovvero l’energia mirata e ben utilizzata dall’individuo per raggiungere i suoi obiettivi. Si può cambiare l'equilibrio interno dell'organismo (omeostasi) mediante: la generazione di una risposta emotiva soggettiva, l’utilizzo di difese, la messa in atto di strategie per superare il periodo di stress, l’anticipazione di strategie per gestire eventuali esposizioni a fattori di stress.
In sintesi, data la molteplicità di motivi che possono creare per ognuno di noi una situazione/periodo stressante, uno dei primi passi da compiere sarà quello di chiedersi “cosa è lo stress per noi e come si è generato tale processo?”. Ciò ci consentirà di definire come lo si può superare, individuando delle strategie ad hoc per la nostra situazione.
“Non possiamo non evitare lo stress, ma possiamo incontrarlo in modo efficace e trarne vantaggio…”(Seyle,1976)
Rosita Solarino - Psicologa e Mediatrice: Via Cavallotti, 35 Ispica (RG) 97014 - P.IVA 01726760885
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